CAI Molteno la storia

Per onorare la memoria dell'amico Carlo Monti di Sirone, già socio del CAI di Lecco, deceduto per malasorte il 1° febbraio 1959 dopo un' escursione fatta con due compagni salendo al torrione Fiorelli nel gruppo delle Grigne, con il consenso della sede centrale del CAI viene costituita in Molteno una sezione dello stesso CAI

Fondazione:

“Per onorare la memoria dell’amico Carlo Monti di Sirone, già socio del CAI di Lecco, deceduto per malasorte il 1° febbraio 1959 dopo un’ escursione fatta con due compagni salendo al torrione Fiorelli nel gruppo delle Grigne, con il consenso della sede centrale del CAI viene costituita in Molteno una sezione dello stesso CAI, al fine di rendere più popolare il nobile cimento della montagna, che valse anche nel passato a formare gli elementi che in ogni tempo difesero le terre nostre e resero onorato il nome della patria”.

E’ con queste precise parole che ha inizio la storia della sezione CAI di Molteno, la data di questo primo verbale di assemblea è il 1° marzo 1962. I soci che costituiscono la sezione sono 125 e la presidenza provvisoria viene assunta per anzianità da Nino Monti di Sironi, padre del compianto Carlo e attivo fautore della creazione della sezione stessa.

Percorso storico:

Dopo questa breve premessa diamo inizio alla rievocazione di un periodo ventennale,alternato da eventi lieti e tristi in cui sono state ideate e realizzatemanifestazzioni di grande importanzaper l’avvicinamento dei giovani alla montagna.Saranno illustrate le iniziative estemporanee e creative libere da schemi prefissati e da contaminazioni burocratiche,ma che esaltano la passione per la montagna evidenziando gli aspetti più salienti e più cari alla nostra sensibilità.

1962: Campeggio estivo al Monte Bianco
1962: Gita sciistica al Sestriere
1962: Castagnata al Monte S. Primo

In novembre si svolge la prima castagnata del C.A.I. Molteno al Monte S.Primo;
è la prima di una serie che si protrarrà anno dopo anno fino ai giorni nostri .                                                                                                                                                                                       1963: Escursione alla capanna Marinelli   
1963: Approvazione del regolamento interno della sezione
1963: Due bellissimi giorni sulle dolomiti di Brenta

Ed ecco finalmente la bella stagione e con l’estate le prime escursioni.
Il 29 e 30 giugno un gruppetto parte per le dolomiti del Brenta.L’arrivo
in vallesinella e la salita al rifugio Brentei in un afoso pomeriggio che
rende ancora più faticoso il cammino.Il giorno seguente una parte della   
compagnia affronta il sentiero delle Bocchette per poi ricongiungersi con
il resto del gruppo che hanno scalato il Campanile Basso.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     

1964: Ascensione al Gran Zebrù                                                                             1964: Dimissioni del presidente Nino Monti
1964: Conquista del Badile

Il 28 e 29 giugno,Edoardo,Luciano,Pinuccia,mariuccia,Carlo,Mario,Gianni e Luigi
a bordo di due “600”si recano alla “conquista del Badile” .La partenza avviene
di domenica mattina e già alle 14 la comitiva raggiunge il rifugio Gianetti.
Alle 5 di mattina il gruppo comincia l’attacco della parte finale e dopo circa
4 ore di ascensione le due cordate di quattro elementi ciascuna arrivano alla vetta.                                                                                                                                           

1965: Scompare il neo eletto presidente Emanuele Molteni
Come un fulmine a ciel sereno il 17 agosto,giunge la notizia della prematura scomparsa
del neo presidente Emanuele Molteni,deceduto  durante un’escursione al rifugio Rosalba
in Grigna,a causa di un’insufficienza cardiaca.
Importante è ricordare la sua opera di raccolta delle lapidi ai caduti in Grigna ed in    
montagna,operache verrà poi continuata con particolare impegno presso la chiesa dei Resinelli

1966: Inaugurazione delle lapidi ai caduti delle Grigne ai Resinelli col nuovo presidente Nino Panzeri

1967: Luciano Cazzaniga viene eletto presidente
1967: Stanziamento fondi per l’acquisto della prima tenda da campeggio

1968: Prima edizione Trofeo sciistico Alta Brianza
Nel mese di Marzo il C.A.I. di Inverigo,Caslino,Merone e Molteno decidono di dare vita ad una nuova manifestazzione sciistica creando così il primo Trofeo Alta Brianza ,gara di sci tra iscritti delle varie sezioni.                                                                                                                         A questo primo nucleo si aggiungono in seguitop i C.A.I. di Erba ,Canzo ,Asso a sottolineare la crescente affermazione di questa iniziativa che si protrrà per molto tempo.                                                                                                                                        

1969: Ascensioni di gruppo al Pizzo Peloso e al Pizzo del Diavolo
Dopo la consueta pausa feriale ci si ritrova a settembre per una gita al Pizzo del Diavolo (2915mt.).
I dodici partecipanti ,dopo aver raggiunto il rifugio Calvi,iniziano la salita verso la vetta.
A metà ascensione ,però ,alcuni cedono alla fatica e si fermano stremati lungo il percorso.
Solamente Edoardo e Luciano riescono a completare la salita.                                             

1970: Campeggio a Pozza di fassa nelle dolomiti
Venti persone”il fior fiore del C.A.I. Molteno” partecipa a questa iniziativa.
Si comincia l’attendamento e nel giro di poco l’opera è portata a termine.Rapido trasferimento al ristorante vicino e finale di serata con grappa e biancosarti.Finalmente a metà notte il campo si acquieta e le stelle tornano a splendere in cielo.
Il mattino seguente,un bellisimo sole ,risveglia la comitiva che nonostante i postumi della serata è presto sul piede di partenza per le Torri del Vajolet.

1971: Campeggio a vallesinella nelle dolomiti di Brenta
A giugno viene organizzato un altro campeggio di quattro giorni a vallesinella nei pressi di madonna di campiglio,i partecipanti sono diciassette.
Il primo giorno si raggiunge il rifugio Tucket.il secondo giorno si parte il il sentiero delle Bocchette ma bisogna però rinunciare a questa traversata a causa della troppa neve,si prosegue quindi fino al brenteiil terzo giorno prima del rientro si effettua una sosta sul lago d’Idro.

1973: Campeggio al Gran Paradiso
1973: Attraversata sciistica del Monte Bianco
Il primo aprile viene organizzata la traversata del Bianco con gli sci,i soci partecipanti sono ventiquattro e lo scenario che si presenta ai loro occhi è veramente eccezzionale.Il tempo è bello e alle 10.30 inizia la discesa che prosegue ininterrotta fino alla seraccata.qui ci si deve mettere in coda per circa un ora prima di riuscire a superare il tratto in questione.Riposo e colazione al sacco alla Salle a Manger poi proseguimento verso Chamonix.
Purtroppo la caranza di nevein basso ,costringe gli sciatori a percorrere a piedi l’ultimo tratto del percorso.

1974: Anno di”storiche imprese”:
Parete nord della bacca di monciar
Torri del Vajolet
Spigolo Nord del Badile
Cervino per la cresta del leone
Dent d’herens
Campeggio alle Calanques
Il Cervino è la meta dell’ascensione che Claudio,Antonio,Gianni e luciano programmano nei primi di agosto.
Dopo essere giunti a Cervinia,i quattro raggiungono il rifugio Amedeo,che li ospiterà per la notte.
Domenica mattina alle sei, con tempo incerto,la comitiva parte per la salita .
Verso metà mattina si mette a nevicare,questo rende più difficile l’ascensione su roccia .
L’arrivo in cima avviene intorno a mezzogiorno in mezzo alla bufera e qui si decide di scendere dalla parte svizzera che presenta meno difficoltà ma  poichè il sentiero non è conosciuto si giunge al rifugio Hornly alle nove di sera.
Dopo il riposo notturno traversata sotto la parte est del Colle di Breuil per scendere a Cervinia.
Il giorno successinvo il gruppo va in Valpelline con l’intenzione di affrontare il Dent D’Herensche raggiunge in vetta,dopo alcuni tiri di corda,alle 11.

1975: Campeggio a Morgex in Val d’Aosta
1975:Tredici cime scalate in due soli gioni nel gruppo Ortels Cevedale
I primi di agosto in tre affrontano con successo tredici cime nel gruppo ortels Cevedale.
Il gruppo parte dal rifugio Casati in direzione Cevedale e prosegue poi verso la cima Rosole,il Palon della Mare e il Vioz.
Giunge in seguito alla cima Taviella ,alla cima S.Caterina ed infine al sospirato bivacco nel Meneghello.
Il giorno dopo di primo mattino ,partenza verso la cima Giumello e di li al S.Matteo,si prosegue quindi alla volta della
Pedrazini e del Dosegù.
Il Tresero è l’ultimo ostacolo superato,ed in giornata avviene il rientro a S.Caterina Valfurva.
Gli ultimi due giorni sono dedicati all’Ortles che rappresenta l’ascensione più impegnativa.

1976:Baita Marziano:punto di riferimento per la attività ricreative

1977: Prima invernale sul pilastro sud-est del pizzo Ventina
1977: 1° corso di escursionismo per i giovani dai 9 ai 14 anni

Nel mese di marzo si decide di organizzare un corso di escursionismo per i ragazzi dai 9 ai 14
anni,con lo scopo di avvicinare i giovani alla montagna,insegnando loro ad apprezzarne e valorizzarne le bellezze.
Le località scelte per questa prima edizione sono:Monte Pallanzone,monte Cornizzolo,Corni di Canzo e Monte Resegone.

1978: Ascensione allo sperone nord del Monte Disgrazia “via degli inglesi”
A fine anno Antonio molteni e Luigi Cattaneo affrontano con successo il Pizzo Ventina dal Pilastro sud-est.
I ude ,che costituiscono una affiatatissima coppia,compiono un intenso allenamento per tutto il mese di ottobre e novembre lungo la parete del medale che è un’ottima palestra di roccia.
A dicembre sono pronti per l’impresa e alla prima domenica si portano n valmalenco con l’intenzione di avviarsi al Bivacco ai piedi del Pilastro.
Durante le seguenti domeniche i due rifaranno più olte il tragitto,battendo la pista per facilitare poi l’approccio,quando tenteranno la salita.
Finalmente ha inizio la salita,nonostante il freddo i due procedono velocemente superando difficoltà di quarto e quinto grado fino all’intaglioche separa il pilastro dalla cresta.
Qui sistemano la tenda e si preparano al bivacco.
Durante la notte però si scatena una bufera e la tenda viene spaccata e i due sono costretti ad abbandonare l’impresa che però ripeteranno con successo l’anno seguente.

UN SOCIO RACCONTA….1979: Le prime esperienza
Frequentando la sezione del C.A.I. aentivo spesso parlare di alcuni soci che                                                  
andavano assiduamente in montagna realizzando notevoli itinerari di arrampicata.
Da parecchio tempo anche dentro di me si manifestava il desiderio di arrampicare
per spigoli e pareti.
Dopo un pò di tempo riuscii a mettermi d’accordo con un socio che pur raramente
effettuavadelle escursioni su roccia.
Andammo in Grigna,durante l’arrampicata fui preso da diverse e contrastanti
emozioni:dalla sensazione di vuoto,al piacere di muovermi con agilità,dalla
paura di sbagliare via,alla soddisfazione finale per la riuscita ma sopprattutto
sentii il desiderio di ripetere l’esperienza.

1979: Momenti ed impressioni di una salita
Gia da parecchi giorni siamo in ferie stazionando nei pressi del rifugio Vazzoler                      
nel gruppo del Civetta , bloccati dalle avverse condizioni metereologiche.
Ci spostiamo dunque nel gruppo delle Lavaredo ma il mal tempo continua a perseguitarci.
Partiamo comunque ,il cielo è coperto di nubi nere e comincia a nevicare.
Dopo tre tiri di corda con le mani insensibili,smette di nevicare ,e ormai siamo
all’inizio del famoso traverso, dal quale,una volta iniziato, non si può tornare indietro.
Qui Cassin aveva fatto il primo bivacco.Lentamente il traverso ce lo lasciamo alle spalle;
una calata a corda,il posto del secondo bivacco Cassin,gli ultimi strapiombi e finalmente
siamo fuori dalle difficoltà.

1978-1982: Caspoggio:nuova località per il corso sci
con notevole affluenza di partecipanti.Il corso si svolge in collaborazione con i maestri          
di sci di caspoggio ed ha la durata di due ore di lezione per ogni domenica comprendendo la gara di fine corso,in linea di massima questo è il programma che verrà ripetutoanche negl’anni a seguire.
1979:in positivo c’è l’aggregazione di persone nuove.
1980:continua crescita di partecipantitanto che si devono organizzare due pullman
1981:A causa delle nmancate nevicate  viene a malincuore la sospensione del corsco sci
1982:ancora qualche paura dovuta al ritardo delle nevicate,poi finalmente la neve fa la
sua comparsa abbondante su tutto l’arco alpino.

 

e la storia continua….